..::Ally, c’est moi::..

Maggio 17, 2008

ally mcbeal

“Sai, ho una grande immaginazione, ma certe volte ho bisogno che le cose accadano veramente…”

Ally

Dopo che il mondo ha ucciso la mia piccola Amelié (e ci si è messo d’impegno a farlo), lasciandola seppellita sotto le macerie del suo (e mio) favoloso mondo crollato sopra di lei (me), il mio approccio alla vita sta seguendo sempre di più le orme di Ally McBeal

Ally già viveva dentro di me perchè in fondo non è molto diversa da Amelié, anzi forse è il suo proseguimento naturale. Ally non ha un favoloso mondo, ma un mondo di merda per la precisione, che è anche il mondo in cui viviamo tutti noi. Quello dove il ragazzo che hai sempre amato ti lascia e si sposa un’altra, quello dove tutti i giorni provi a mettere da parte i tuoi sentimenti, quello dove nessuno ti capisce, quello dove ti senti sola, quello dove esiste la morte, quello che non riconosce il tuo ruolo nel cuore degli altri, quello che ti tiene in una rete dove se provi a desiderare e a sognare ti fai un male cane…

Ally sono io: egocentrica, paurosa, sognatrice, un’ottimista che si sente più a suo agio nel soffrire…

Pensare che i nostri sogni potrebbero avverarsi forse è la cosa che ci spaventa di più al mondo. Per questo proiettiamo sempre la nostra felicità in un imprecisato futuro. Preferiamo credere nei sogni piuttosto che realizzarli. E il male grande, sofferto una volta ci ha segnato, forse per sempre…

“Ho bisogno di sapere che può funzionare…l’amore…il rapporto di coppia…lo stare insieme. L’idea che le persone che si mettono insieme, restino insieme. Voglio addormentarmi con questo pensiero anche se dormo sola…Questo è un “Mcbeallism…”.

“…Se non altro ho la salute, se non altro ho la salute, se non altro ho la salute…La verità è che io forse non voglio essere troppo felice o soddisfatta, perchè poi che succede? In realtà io amo la caccia, la ricerca. E’ quello il bello, più ti senti perso più cose sogni di ottenere. Chi lo sa, forse mi sto divertendo e nemmeno me ne rendo conto…

“Oggi sarà un giorno…meno orribile, lo sento. A volte mi sveglio sapendo che le tutto andrà…meno peggio…”


“A volte sono più persuasiva quando non credo a quello che dico..”


“Solo dire “sì” ad un drink mi fa correre a casa a farmi una doccia…tra poco prenderò un drink con un uomo solo per “fare” carriera…non importa che in questo momento non ho una relazione fissa…qualche volta sento di tradire l’amore come concetto astratto…”


“Avevo un amico che non voleva un cucciolo perché diceva che poi sarebbe morto e ne avrebbe sofferto. Forse è la stessa cosa per le storie d’amore… chi lo sa!”


“Forse dividerò la mia vita con qualcuno, o forse no. Ma la verità è che, quando ripenso ai miei momenti più tristi, mi accorgo che c’era sempre qualcuno seduto vicino a me…”


Ally è in bagno, prende dell’acqua dal lavandino come per lavarsi il viso, ma poi la lascia cadere dalle mani, più volte. Entra Giorgia.


Giorgia: Che cosa fai?


Ally: Sarà una lunga giornata, ho pensato di rinfrescarmi il viso con un po’ di acqua fredda.


Giorgia: Ma a quanto vedo non ti stai sciacquando il viso.


Ally: Certo che no. Se lo facessi veramente poi dovrei rifarmi il trucco, non trovi? Questa è l’ennesima dimostrazione che viviamo in un mondo dominato dagli uomini. Non possiamo nemmeno sciacquarci il viso liberamente.


Giorgia: C’è qualcosa di cui vuoi parlare?


Ally: No, no, non c’è niente. Ho solo un cliente che non vuole che riveli in aula il suo feticismo, se me lo permettesse riuscirei a scagionarlo, anche se basterebbe che annusasse una scarpa puzzolente davanti a tutti. Sai, io avevo un progetto, Giorgia. Tutta la mia vita era programmata. A 28 anni mi sarei presa un congedo per maternità, ma avrei comunque continuato a tenermi aggiornata. Alla sera sarei tornata a casa e con mio marito avrei letto “Come affrontare allattamenti e processi, grandi soddisfazioni in famiglia e sul lavoro”. E invece dormo con un bambolotto gonfiabile, rappresento un cliente che adora succhiare le dita dei piedi. Questo non rientrava nel mio progetto, e tu… tu… con quel tuo nuovo taglio di capelli… (Giorgia la guarda storta) …Grazie, avevo bisogno di sfogarmi, ciao.


Giorgia: Ally, perché i tuoi problemi sono sempre più grossi di quelli degli altri?


Ally: Perche sono i miei!

Poi però arriva Larry. E un senso ce l’ha. Perchè è l’unico che riesce a vedere quanto Ally sia speciale. A Billy non mi sono mai più di tanto affezionata perchè non era per lei. Era un uomo come tutti: infedele, egoista, maschilista, codardo. Era anche dolce e (soprattutto) era il primo amore, cosa che merita un’attenzione particolare. Perchè il primo amore, quello che ti conosci quando siete ancora bambini poi ti rivedi e ti viene un tuffo al cuore e pensi che l’hai sempre saputo che sarebbe andata a finire così….(ma sto parlando di me o di Ally?!)… è molto subdolo…

Noi Ally non siamo fatte per tutti, effettivamente. Siamo delle grandi rompipalle con i nostri principi che non si sa bene dove abbiamo preso, con il mito della leggerezza (che a volte è un mcigno), di non stravolgere le vite degli altri, ma di entrarci piano, in punta di piedi, con alcune parole, con un abbraccio o un bacio, nella speranza di lasciare qualcosa in quella vita. E se quel qualcosa rimanderà per sempre al nostro ricordo, allora siamo ancora più contente! Non ci piace chi non ha o non ha mai avuto problemi o pensieri… o sogni o desideri. Ci piace sentirci utili e vicino a qualcuno. Ci piace rendere felici gli altri. Larry è l’unico che può far sentire Ally amata.

Ally e Larry si possono salvare l’un l’altro e questo è il senso più bello e romantico che riesco a dare all’amore…

Perchè anche se Larry se n’è andato e BonJovi era veramente una schiappa in conforto a Robert Downey Jr, saremo di nuovo felici…

Giada